Zoo Cares

Dopo averlo tanto desiderato l'arrivo di un cucciolo in casa è sicuramente una grande gioia. Questo però non significa che sia tutto una festa: per accoglierlo al meglio è infatti necessaria un'accurata preparazione.

Prima del grande giorno bisogna ricordare che gattini e cagnolini tendono a essere molto curiosi e a buttarsi a capofitto nell'esplorazione, pertanto è necessario adeguare gli spazi. Provare a immaginare come il cucciolo vedrà e vivrà la casa non appena arriverà è il primo passo da fare per accertarsi che stia bene.

In primis, sono da spostare tutti i detergenti, gli acidi e i saponi pericolosi che si usano per pulire la casa, ricollocandoli verso l'alto o comunque in luoghi inaccessibili per il cucciolo, che potrebbe farsi male giocandoci o addirittura ingerendoli.

Occhio anche ai cavi elettrici scoperti: bisogna provvedere a metterli in sicurezza onde evitare spiacevoli incidenti. Se c'è la necessità, almeno per i primi tempi, di confinare il cucciolo in determinate aree è bene attrezzarsi con cancelletti e reti e accertarsi che nell'area a lui dedicata non ci siano pericoli.

Una volta adeguata la casa, bisognerà procurarsi tutto il necessario per fare in modo che il gattino o il cagnolino si trovino immediatamente a proprio agio, a partire dal cibo puppy, pensato proprio per la dieta dei più piccoli, e dalle ciotole per l'acqua e per il cibo.

Necessaria anche una cuccia che funga da tana/rifugio, con all'interno un cuscino comodo. La prima notte il cucciolo potrebbe avere paura, dunque sarebbe bene armarsi anche di borsa dell'acqua calda, che può fornirgli conforto.

Per i gattini andrà collacata anche una lettiera con l'apposita sabbietta, che nei primi mesi del cucciolo non deve avere un profumo non troppo forte. Ciotole, cuscino e lettiere vanno posizionate in luoghi possibilmente fissi, in modo tale che il cucciolo le prenda sempre come punto di riferimento.

Altri elementi imprescindibili sono il collare con la targhetta identificativa e, per il cane, un guinzaglio. Una volta in possesso di tutta questa “strumentazione” occorrerà solo ricordare che il cucciolo è molto fragile e tende a spaventarsi spesso: se è possibile è bene non lasciarlo solo per troppo tempo e non fare movimenti troppo bruschi, onde evitare stress.

Se il tuo gatto assume comportamenti diversi dal solito, è più svogliato o tende a leccarsi di più, potresti facilmente pensare ad un problema alimentare o ambientale, al calore in arrivo e altre patologie che lo portano a cambiare radicalmente il suo umore.

Contattare il veterinario è sempre giusto, poiché il problema di salute è sempre in agguato, ma spesso non si tratta di una malattia fisica quanto proprio umorale: semplicemente stress, proprio come quello che avvertiamo noi umani.

Un gatto stressato manda segnali che, purtroppo, sono fraintendibili come sintomi di altre malattie, ma in definitiva potrebbe trattarsi proprio di uno stato d’ansia, di noia o di reazione a cambiamenti, come trasferimenti, cambi di casa o modifiche della routine quotidiana che portano il felino a subire un calo d’umore.

Anche per loro esistono diversi stadi di stress, e un gatto un po’ stressato rispetto ad un gatto molto stressato si comporta in maniera molto differente.

Gli atteggiamenti e le caratteristiche fisiche di un gatto leggermente stressato sono: pupille normali o parzialmente dilatate; orecchie leggermente abbassate; postura da poco tesa a tesa; mento non poggiato a una superficie; miagolio triste; esplorazione eccessiva della gabbia; coda tenuta intorno al corpo, ma non aderente.

Un gatto molto stressato è facilmente riconoscibile da: pupille molto dilatate; postura di chiusura in sé stesso, con pelo, corpo e testa appiattiti; coda avvolta intorno al corpo; soffio di minaccia quando viene avvicinato; rintanato in fondo alla gabbia per essere lasciato solo; respirazione accelerata e tremore.

Se riconosci questi segnali, il veterinario resta il tuo migliore alleato per capire cosa sta turbando il tuo gatto e come tranquillizzarlo. Se non si tratta di un malessere fisico, dovresti rivedere la gestione casalinga della sua vita ed eventualmente provare con dei tranquillanti naturali, come i fiori di Bach o altri integratori alimentari che solo un professionista può consigliarti.

La dieta Barf, nata negli anni ’90, è diventata, recentemente, la più seguita da coloro che possiedono animali domestici, in particolare cani e gatti.

La dieta Barf (Biologically Appropriate Raw Food) è caratterizzata dall’utilizzo di carne cruda, con elevata quantità di ossa con polpa e organi animali, mixati a frutta, verdura, noci, oli, erbe e qualche volta anche ad uova e latticini. Inoltre, in alcune diete Barf, è previsto l’utilizzo di carboidrati per lo più derivanti da patate e legumi. Dunque, addio agli alimenti industriali e a quelli artificiali dove predomina l’uso di minerali e vitamine varie.

La dieta Barf viene scelta principalmente per evitare che l’animale domestico incorra in malattie gastrointestinali croniche e in allergie cutanee, ma i vantaggi non sono solo legati alla prevenzione dalle patologie.

I vantaggi della dieta Barf:

  1. evita l’uso di additivi chimici che rendono gli animali quasi assuefatti al cibo

  2. mantiene i nutrienti dei cibi vivi

  3. migliora la digestione e rende le feci di consistenza omogenea

  4. migliora la salute dentale con una masticazione più lunga

  5. migliora la lucentezza del pelo

  6. migliora la forma fisica

Quando parliamo di dieta Barf bisogna anche ricordare l’importanza della conservazione dei cibi: osservare nel dettaglio la catena del freddo permette di abbattere al minimo i rischi microbiologici e, quindi, di evitare il sorgere di particolari malattie.

Abituare il proprio animale domestico alla dieta Barf non è sempre facile, per questo è consigliato l’aiuto da parte di veterinari, professionisti o venditori di alimenti per cani e non improvvisare in alcun modo.

Da Zoo Service è possibile trovare mangimi adatti alla dieta Pars, intesa come una valida e veloce base per iniziare ad intraprendere la dieta Barf e per indirizzare l’animale verso un’alimentazione in grado di tornare alle abitudini alimentari delle origini, ovvero a quelle dei loro antenati: i lupi.

Spazzolare il gatto non è un’abitudine molto comune, dal momento che i gatti sanno provvedere alla loro pulizia autonomamente, ma, a volte, risulta necessario.

Per farlo bene bisogna seguire delle piccole regole, in modo tale che spazzolare il gatto diventi meno stressante, sia per i gatti, che per i loro padroni.

Spazzolare il gatto, specie con l’arrivo della primavera, impedisce che questo perda molti peli, che si formino, di conseguenza, buchi sul suo manto e che abbia problemi digestivi dovuti all’ingerimento del pelo in eccesso.

La pratica dello spazzolamento varia a seconda che il gatto abbia un pelo corto o un pelo lungo.

Nel caso di un gatto a pelo corto si consiglia:

Nel caso di un gatto a pelo lungo è consigliato:

In entrambi i casi sarebbe opportuno approfittare dei loro momenti di relax per non spaventarli e di abituarli allo spazzolamento fin da piccoli, meglio se alla stessa ora del giorno. Inoltre è importante non andare mai con la spazzola in contropelo!

Spazzolare il gatto però, non deve essere un’abitudine che si sostituisca alla tolettatura e al controllo periodico di pulci e zecche. I gatti che vivono all’aperto hanno maggior bisogno di cure e di controlli veterinari, nonché di pulizia.

Da Zoo Service mettiamo la nostra professionalità e la nostra passione al servizio dei vostri gatti, prendendoci cura del loro pelo e della loro salute.

Il coniglio nano è un animale estremamente delicato e la maggior parte dei suoi problemi di salute viene da un'alimentazione scorretta o sbilanciata: per questa ragione è fondamentale tenere sempre a mente che il fieno è e rimarrà sempre il cibo più importante, quello che non dovrebbe mai mancargli.

Per far vivere a lungo il coniglio e farlo sempre stare bene, la sua alimentazione dovrebbe addirittura essere composta per l'80% dal fieno, cui si devono unire, per completare la dieta, del pellet di buona qualità (fino al 10% della dieta giornaliera), verdura fresca e piccoli snack.

Per comprendere quanto il fieno sia fondamentale per questo animale basta pensare alla sua vita in natura: erbivoro per eccellenza, il coniglio si nutre di piccoli fiori, di germogli, di foglie particolarmente tenere e di una quantità davvero elevata di erba fresca. Tutti alimenti ricchi di fibre e poveri di carboidrati e grassi.

Non potendo nutrire il coniglio nano con germogli freschi o erba di campo appena raccolta, l'alimento in commercio più adatto alle sue necessità è dunque il fieno, con il suo alto contenuto di fibre e sali minerali.

Il fieno ha molteplici ruoli: in primis favorisce lo sviluppo di una buona flora batterica e combatte i problemi gastrointestinali che, con i blocchi intestinali in testa, sono tra le cause più frequenti di morte dei conigli nani.

Poi, questo alimento consente al coniglio una lunga masticazione, che tiene sotto controllo i denti: la dentatura del coniglio non smette mai di crescere e un alimentazione con poca masticazione può provocare problemi di malocclusione con relative disfunzioni alimentari e problematiche respiratorie.

Il fieno prevede anche l'obesità e in commercio se ne trovano di diversi tipi, con diverse profumazioni e sapori che eliminano le possibilità di respingimento. Infine, garantisce all'animale una fonte di svago: la masticazione e il riordino di questo alimento aiutano il coniglio nano a tenersi impegnato, prevenendo così disordini comportamentali e depressione.

Il fatto che il cane o il gatto siano degli amici fedeli può portare all'errata convinzione che riescano a mangiare di tutto, esattamente come gli esseri umani. Di fatto così non è: per questo, per far seguire loro una dieta sana occorre scegliere spesso, se non sempre, dei mangimi grain free.

Infatti, per quanto gli animali domestici si siano adattati a notevoli cambiamenti nella loro dieta, il gatto è strettamente carnivoro mentre il cane può concedersi qualche piccola incursione nel mondo vegetale: nessuno di loro, però, è granivoro.

Questo significa che il loro corpo non è in grado di elaborare correttamente il grano e gli alimenti amidacei: la loro saliva non contiene l'amilasi, l'enzima in grado di scomporre questo tipo di ingredienti e si limita a facilitare l'ingestione.

Una volta ingeriti, i grani tendono ad occupare spazio dando al cane o al gatto un notevole senso di sazietà, senza di fatto apportare sostanze nutritive: già questo è un problema, perché vengono a mancare parte delle vitamine, dei sali minerali e soprattutto delle proteine necessarie per il corretto funzionamento dell'organismo.

Stando a diverse ricerche svolte su gruppi di animali domestici, cuccioli nutriti sempre con alimenti contenenti grandi dosi di grano hanno possibilità elevate di sviluppare problemi di tono muscolare, dentatura non sana, dermatiti croniche e perdita di pelo.

Per altro, più il gatto e il cane mangeranno alimenti contenenti grano, più avranno difficoltà a sentirsi sazi con altri alimenti, rischiando il sovrappeso e l'obesità, due condizioni che possono svilupparsi anche in seguito alla scomposizione del grano all'interno dello stomaco.

I succhi gastrici di cane e gatto sono infatti in grado di elaborare il grano, ma l'alto contenuto glicemico può portare a un continuo senso di fame e alla maggiore produzione di insulina, che può provocare patologie più gravi come il diabete. Gli alimenti grain free, possibilmente monoproteici, sono pertanto la soluzione più sana per cani e gatti di tutte le età.

Le prime due cose da fare quando si sceglie di convivere con un cane? Microchip e medaglietta. Il primo è ormai obbligatorio per legge, la seconda è un metodo veloce e utile per poter ritrovare facilmente il proprio cane nel caso si dovesse perdere.

Come scegliere la medaglietta del cane e cosa scrivere? Intanto, può essere di diversi materiali ma le più comuni sono in metallo. Sicuramente l’importante è che sia resistente e abbastanza grande da poter incidere sopra.

Di varie dimensioni, forme e colori, la medaglietta del cane rimane un metodo semplice per poter riconoscere un cane nel caso si fosse perso. Per questo motivo è importante far incidere le informazioni più utili: nome del cane, numero di telefono del padrone e indirizzo.

La prima cosa da indicare è, quindi, il nome del cane perché nel caso in cui fosse necessario identificare il cane, è possibile confrontare il nome scritto sulla medaglietta con quello registrato nella banca dati all’anagrafe canina.

Far incidere il nome del padrone è importante perché permetterebbe di essere contattati e collegare il nome al numero di telefono, ancora più importante naturalmente per entrare in contatto con il proprietario. Infine, l’indirizzo di casa è utile nel caso in cui chi trovasse il cane lo volesse riportare direttamente a casa.

Naturalmente, oltre che utile la medaglietta del cane può essere anche bella e divertente: c’è chi sceglie di impreziosirla con frasi o simpatici disegni. Più è grande il cane, più la medaglietta potrà essere grande, l’importante è che non gli dia fastidio.

A questo proposito, Zoo Service propone anche il servizio di incisione della medaglietta.

Si sa che il gatto è un animale molto territoriale: ama proteggere i suoi spazi, è indipendente e ama vivere perlopiù in solitudine. Per questo, secondo i veterinari e gli esperti in comportamento felino è sbagliato far utilizzare la stessa lettiera a due gatti che convivono nella stessa casa.

Proprio per i motivi sopra spiegati, i gatti non amano condividere la stessa lettiera. Al contrario, invece, nel caso in cui si avessero due gatti in casa l’ideale sarebbe avere tre lettiere.

Quali caratteristiche deve avere una lettiera?

Il motivo per cui ci sarebbe bisogno di una lettiera extra riguarda il fatto che spesso il gatto può scegliere un posto differente rispetto quello in cui avete installato la lettiera. Potrebbe avere un altro posto preferito dove rifugiarsi per i suoi bisogni.

Il luogo dedicato alla lettiera (o alle lettiere) deve essere scelto secondo ben precisi criteri: un posto tranquillo, appartato, lontano dal caos quotidiano e dai rumori, e soprattutto lontano dalle ciotole di acqua e cibo.

Caratteristiche importanti della lettiera: la dimensione e la pulizia. La cassetta del gatto, infatti, deve essere sempre grande il doppio di lui, in modo tale che possa muoversi liberamente e stare comodo durante i suoi bisogni.

In merito alla pulizia, è chiaro che tenere pulita la lettiera del gatto è vantaggioso sia per i gatti sia per l’uomo che deve conviverci. A questo proposito esistono in mercato le lettiere autopulenti che possono essere programmate fino a quattro pulizie giornaliere. Ciò che è fondamentale è la scelta della sabbietta che non deve essere profumata ma inodore.

Il personale di Zoo Service nei vari punti vendita è pronto a fornirvi le indicazioni adeguate in base alle vostre singole esigenze.

Partiamo da una precisazione, se il cane mangia il cibo per gatti per “errore” non c’è da allarmarsi. L’importante è che non diventi un’abitudine. Nonostante sia definito un animale onnivoro, infatti, l’alimentazione del cane va tenuta sotto controllo per evitare fastidiose conseguenze all’apparato digerente.

Mentre il gatto è un carnivoro, il cane per definizione, appunto, è un animale che può cibarsi di una varietà di alimenti. Non per questo però è possibile lasciare la tavola imbandita alla portata del cane, né fargli mangiare il cibo del gatto come abitudine.

Essenzialmente gatto e cane hanno un fabbisogno energetico differente, per questo motivo le scatolette o i croccantini destinati ai gatti conterranno un’elevata quantità di proteine, grassi animali o elementi come la taurina, arginina e cisteina. Essenziali al gatto, ma non al cane.

Al contrario, lui avrà bisogno di un’alimentazione tendenzialmente varia e di altre fonti nutritive oltre a quelle proteiche. Le esigenze fisiologico-nutrizionali dei due animali sono, quindi, notevolmente diverse.

Un’assunzione continua del cibo per gatti, potrebbe provocare problemi all’intestino del cane ma anche una sorta di assuefazione: potrebbe infatti abituarsi al cibo del gatto e non volere più il suo, sicuramente più adatto alle sue esigenze fisiche.

D’altronde, è necessario fare una selezione anche tra gli stessi alimenti per cani esistenti sul mercato. Leggere gli ingredienti è sempre una buona abitudine: cosa evitare? Zuccheri e un’eccessiva varietà di cereali, solitamente sono sconsigliati.

Solo un cibo studiato proprio per il cane può garantire l’assunzione di tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. A questo proposito da Zoo Service è possibile trovare il cibo adatto al proprio animale (cane e gatto) e alle singole esigenze.

Tenere in casa i canarini significa considerare le loro necessità e pensare al loro benessere, a partire quindi dalla scelta delle gabbie. È importante scegliere una gabbia che rispetti le loro esigenze di spazio.

Vivere in una gabbia per un canarino è sempre una costrizione, per questo motivo è giusto scegliere un modello che renda loro la vita più “comoda” e senza stress.

Quali caratteristiche considerare?

Dimensioni, accessori e pulizia sono le tre parole chiave.

Le dimensioni della gabbia dovranno essere adatte all’apertura alare degli uccelli e al numero: ospitare più canarini nella stessa gabbia, significherà necessariamente sceglierne una più grande. Lo spazio a disposizione è fondamentale per preservare il loro benessere. Ma non solo, è importante che la gabbia abbia precise caratteristiche: deve essere rettangolare o quadrata (le forme squadrate danno sicurezza agli uccelli) e le sbarre devono essere ben distanziate tra loro per evitare che il canarino rimanga incastrato.

Importanti anche gli accessori. Occorre infatti posizionare dei posatoi (su piani sfalsati) per consentire ai canarini di sistemarsi e un’altalena per garantire loro il divertimento. Naturalmente, immancabili le mangiatoie (ancora meglio se esterne) e una vaschetta d’acqua.

Garantire una pulizia quotidiana è essenziale, per questo sul fondo va inserito un giornale o un cassettino estraibile con le sabbie adatte. Sarà utile anche un contenitore con acqua per il bagno dei canarini.

Ecco quindi tre elementi indispensabili per rendere piacevole la vita “domestica” dei canarini. Infine, da non dimenticare, anche l’esposizione della gabbia gioca un importante ruolo: privarli di un normale ciclo di luce sognale rischia di alterare in modo profondo la qualità della loro vita. Per questo è necessario posizionare la gabbia in un punto molto soleggiato e privo di luci notturne.

Nei punti vendita di Zoo Service è possibile trovare ampia scelta di gabbie per canarini, e grazie ai consigli degli esperti scegliere quella più adatta alle singole esigenze.

Siamo molto più di una semplice rete di negozi di articoli per animali. Pensiamo al benessere dei nostri amici a quattro zampe e offriamo una vasta gamma di prodotti accuratamente selezionati.

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