Durante il periodo estivo è necessario prendere alcuni accorgimenti per accudire il cane al meglio e proteggerlo dal caldo. Infatti, qualora per inesperienza non lo si protegga adeguatamente, si può incorrere in alcuni problemi per la salute del proprio amico a quattro zampe.
Ecco alcuni consigli estivi per proteggere il cane dal caldo:
Fornitegli un riparo fresco
Se il vostro cane sta al di fuori della vostra abitazione, premuratevi di fornirgli un riparo in cui possa rifugiarsi per stare al fresco. Nel caso in cui non abbiate questa possibilità, almeno durante le ore più calde della giornata fate entrare il cane in casa di modo che non soffra il caldo esterno.
Non lasciate il cane in auto in estate
Lasciare il cane ad aspettare in auto mentre si svolge qualche commissione veloce è un'abitudine di molti. Si tratta di una consuetudine solitamente senza rischi nei mesi freschi dell'anno. Ma quando arriva l'estate, le temperature diventano proibitive. Pensate che l'abitacolo della macchina può raggiungere temperature di quasi 70°C!
Spazzolate il cane per alleviare il calore
Spazzolare il pelo del cane è un'operazione che rinfresca il nostro amico a quattro zampe. Pettinandolo si eliminano i peli morti e vecchi che però sono ancora rimasti attaccati alla pelle. Rimuovendoli, l'animale si rinfrescherà.
Mantenete la giusta idratazione
Con l'aumento delle temperature anche il bisogno di acqua aumenta. Così, abbiate cura di tenere la ciotola dell'acqua sempre piena di acqua fresca. E se per caso dovesse capitarvi di uscire per qualche ora, considerate che una sola ciotola potrebbe non bastare al fabbisogno del cane: predisponetene due, di modo che il suo equilibrio idro-salino sia sempre rispettato.
Attenzione ai parassiti
In estate è bene proteggere il proprio cane da piccoli animali parassiti, come zecche e pulci. Ricorrete a trattamenti antiparassitari regolari, secondo le indicazioni del vostro veterinario.
Inumidite il pelo del cane
Per alcune razze di cane non è necessaria la tosatura del pelo. Il manto è per loro una protezione sia dal caldo che dal freddo. Prima di decidere se tosare o meno il vostro animale chiedete al veterinario. Per rendere ancora più efficiente questo naturale mezzo di protezione, potete inumidire il manto con un po' d'acqua, ad esempio prima di uscire per una passeggiata.
In famiglia sta per unirsi un amico a quattro zampe e siete indecisi sul nome? Ti aiutiamo noi!
Scegliere il nome per il vostro cane è un momento speciale e divertente, con una vasta scelta di opzioni. Potete veramente sbizzarrirvi, prendendo spunto anche da film o cartoni animati famosi.
Ecco a voi alcuni dei nomi più gettonati e irresistibilmente belli per il vostro cane:
Per il nome della tua adorabile cagnolina lasciati ispirare anche da ciò che la sua personalità esprime, rendendo così la scelta un'esperienza unica! Ecco solo alcune delle possibili opzioni:
Scegliere il nome per il vostro amichetto a quattro zampe è un’esperienza tanto divertente quanto ardua e in tale impresa il mondo del cinema non può che essere un alleato! Offrendo ottimi spunti, può davvero essere utile per trovare il nome che più si addice al tuo cucciolo.
Ecco alcuni nomi che ti proponiamo presi in prestito dal mondo Disney per dare un nome originale al tuo cane:
Ricordate che questi sono solo una piccola parte dei nomi che puoi dare al tuo amico peloso: sentiti libero di sperimentare e lasciati ispirare scegliendo ciò che più ti piace. Trova un nome che rispecchi il carattere e la bellezza del tuo fedele amico a quattro zampe.
Scegliere come chiamare il proprio cane è una scelta d’amore e fedeltà che rappresenta solo il primo punto di partenza di un legame che durerà per sempre!
Non dimenticare che con un cucciolo in casa è importante anche adottare importanti misure per la sua salute e per il suo addestramento in casa: nei punti vendita Zoo Service troverai tutto ciò che occorre per accogliere un cucciolo nel migliore dei modi.
Il tuo pelosetto ti guarda e scodinzola, mentre tiene in bocca il guinzaglio? Beh, è chiaro: vuole andare a fare una bella passeggiata! E dove, se non nelle meravigliose aree cani dedicate interamente ai tuoi fedeli amici a quattro zampe!
In questo articolo andremo a vedere quali sono le regole da rispettare per frequentare le aree cani e dove portare il tuo migliore amico se ti trovi a Palermo o Trapani.
Per goderti appieno le giornate in compagnia del tuo cane, è essenziale seguire alcune regole per assicurarti che l'esperienza sia sicura ed emozionante per entrambi.
Ecco alcuni consigli che possono esserti utili se vuoi frequentare un’area cani:
Frequentare le aree cani è fondamentale per lo sviluppo psicologico del tuo cane, ma anche farlo stare a suo agio durante le passeggiate è molto importante. Quando esci a passeggio con il tuo fedele compagno a quattro zampe, un accessorio essenziale è il collare o la pettorina. La scelta tra collari e pettorine per il tuo cane può essere una decisione complessa, in quanto è importante considerare le esigenze specifiche del tuo animale.
La decisione finale va presa in base all'uso previsto, il temperamento del tuo cane e le tue preferenze personali.
Ma dove portare i tuoi pelosetti se ti trovi in Sicilia? Palermo e Trapani offrono una varietà di spazi dog-friendly tutti da esplorare. Ecco per te una lista delle principali aree cani a Palermo e Trapani:
Adesso che hai letto la nostra guida potrai sfruttare al massimo le fantastiche aree cani e i luoghi dog-friendly di Palermo e Trapani, basta seguire questi piccoli suggerimenti e il divertimento del tuo amico a quattro zampe sarà assicurato. Buone passeggiate!
Per celebrare la giornata mondiale dei sordi abbiamo deciso di dedicare un articolo a una categoria di lavoratori instancabili, agli Hearing Dogs, cani addestrati ad aiutare sordi e ipoacusici nella vita di tutti i giorni.
Gli Hearing Dogs, infatti, sono cani da utilità che vengono addestrati a riconoscere vari rumori, avvisare con un tocco il loro proprietario e condurlo alla fonte del suono che si tratti del campanello di casa, del timer del forno o di una persona che lo sta chiamando.
Per diventare Hearing Dogs i cani seguono un percorso di selezione che tiene in considerazione vari parametri quali: il temperamento, la reattività al suono e la volontà di lavorare.
Dopo aver superato le prove iniziali, vengono addestrati all’obbedienza di base ed esposti alle cose che dovranno affrontare nelle aree pubbliche, come ascensori, carrelli della spesa e diversi tipi di persone e addirittura ad allontanarsi e fare allontanare il loro umano da una determinata fonte acustica, ad esempio dagli allarmi antincendio. Sono davvero dei super cani!
È da tenere presente che tutti i cani, come gli esseri umani, possiedono la capacità d’imparare il linguaggio dei segni (LIS). Tale abilità può essere appresa a qualunque età (ad esempio è possibile insegnare il linguaggio dei segni ai cani sordi o che hanno perso l’udito con l’avanzare degli anni) e stabilisce un legame profondo tra il cane e il suo umano.
Sono sempre i nostri fedeli amici e, soprattutto in questo periodo, ci hanno aiutato a rendere più piacevole il nostro confinamento in casa tra giochi e coccole e, a dirla tutta, grazie a loro siamo anche usciti a prendere una boccata d’aria per la passeggiatina quotidiana.
La pandemia in atto e le attuali disposizioni precauzionali hanno cambiato enormemente le nostre abitudini e il nostro stile di vita e , di conseguenza, anche quelle dei nostri amati pelosi che non sono in grado di gestire da soli le novità
Anche loro si sono resi conto che c’è qualcosa che non va. C’è un atmosfera diversa e ci sono cambiamenti nelle loro abitudini e nella vita quotidiana – ad esempio, tutti i membri della famiglia sono a casa… sempre!
Il confinamento a cui siamo stati tenuti ci ha costretti a grossi cambiamenti che hanno causato forti stress. Alla stessa maniera i nostri cani (ma anche i gatti) hanno bisogno di prevedibilità e comportamenti coerenti, e ogni volta che c’è un cambiamento improvviso anche loro si stressano.
Pian piano però le nostre vite torneranno alla solita routine scandita dagli orari di lavoro e anche i nostri amici si dovranno riabituare a non vederci tutto il giorno e a non trascorrere più tanto tempo con noi.
Occorre prepararli e accompagnarli al “ritorno alla normalità” consentendogli di trascorrere un po’ di tempo da soli. È un processo graduale che insegna all'animale che le assenze possono essere una forma di sicurezza. Qualcosa che si può fare anche in piccoli appartamenti, con brevi separazioni in alcuni spazi della casa, lasciandolo ad esempio in una stanza, mentre noi ci muoviamo altrove o facendo delle finte uscite sul pianerottolo di casa.
Se abbiamo iniziato a giocare un po’ di più con i nostri animali in questo periodo, loro ne saranno molto contenti. Quindi, dopo il rientro al lavoro, cerchiamo di mantenere quei momenti di gioco e di non tornare alle vecchie pigre abitudini. Ma, se non è possibile, allora è il caso di ridurre gradualmente le attività che facciamo insieme a cani e gatti durante la fase due.
Quando si parla di addestramento di animali il pensiero corre subito al cane: si tende infatti a pensare che i mici siano troppo indipendenti per poter ricevere indicazioni o eseguire comandi. Invece l'addestramento di un gatto è possibile, anche se sicuramente più difficile.
Attenzione, però: addestrare un gatto non significa educarlo. Un gatto educato è un gatto che segue le normali regole casalinghe che l'addomesticamento richiede per una sana convivenza, come il non saltare sul tavolo mentre si mangia, non distruggere gli oggetti, non fare agguati pericolosi agli ospiti o non fare i bisogni fuori dalla lettiera.
Un gatto addestrato, invece, è un gatto che ripete determinati comportamenti dietro comando. Questi comportamenti non sono semplicemente guidati, sono a tutti gli effetti impartiti e richiedono un lungo periodo di pratica prima di essere eseguiti senza resistenze.
Per addestrare un gatto bisogna armarsi di molta pazienza e ricordarsi che si tratta di un animale molto differente dal cane, in termini di atteggiamento, istinto e obbedienza. Per tenerlo presente basta guardare alla storia: l'uomo iniziò ad addomesticare i gatti circa 9000 anni fa, allo scopo di fargli eliminare i topi.
L'uomo scelse i gatti per via delle loro spiccate abilità strategiche e per il talento nella caccia in solitaria, che i cani non possedevano. E già allora prese conoscenza di una cosa: i gatti agivano solo se ottenevano in cambio stimoli e cibo e si allontanavano (in alcuni casi definitivamente) se venivano ripresi.
Ancora oggi, il gatto risponde ai comandi alle stesse condizioni: non si accontenterà, come il cane, di una pacca sulla testa e non accetterà positivamente i rimproveri. L'unico modo per addestrare un gatto è contare sul rinforzo positivo, ovvero premiarlo con snack, bocconcini e lodi quando farà il gesto giusto.
Per esempio, se vogliamo addestrare il gatto a stare seduto, dobbiamo prendere in mano il bocconcino/snack e stargli di fronte, dicendo “Seduto” e facendogli comprendere qual è la posizione da assumere. Appena il gatto si siede occorre dargli subito il bocconcino.
Ripetere questo procedimento almeno due volte al giorno creerà un'associazione positiva, che porterà il Micio (con il tempo) a rispondere anche solo al comando, senza necessariamente ricevere il premio.
Il cane è davvero il miglior amico dell'uomo. A far allontanare questo assunto dallo status di luogo comune ci sono diverse ricerche che dimostrano che le nostre emozioni influenzano anche i cani, cambiando il loro modo di rapportarsi a noi.
Stando a quanto scoperto dai team di etologi, psicologi e comportamentalisti delle università di Lincoln e San Paolo, i cani sono le uniche creature in grado di riconoscere le emozioni umane, combinando informazioni provenienti da diversi sensi.
Con la vista i cani sono in grado di riconoscere le espressioni e distinguere tra rabbia, tristezza e felicità e con l'udito riescono a distinguere pianti, risate e singhiozzi, recependo la causa di questi “rumori”.
Infine, con l'olfatto riescono a distinguere diversi di tipi di stati emotivi, annusando ormoni e ferormoni che normalmente espelliamo con il sudore. Una volta identificato il nostro status emotivo, il cane cambia a sua volta atteggiamento.
Per esempio, un cane che sta a contatto con individui nervosi può manifestare a sua volta nervosismo o isteria, ringhiando agli estranei e talvolta reagendo male alle coccole. Un cane che invece vive in un ambiente rilassato e felice sarà più giocoso e sereno.
Ma non è tutto qui. Studi condotti all'Università di Vienna dimostrano che il cane cambia atteggiamento anche per venirci in soccorso quando siamo sopraffatti da alcune emozioni negative: in sostanza, può identificare una situazione di nervosismo e cercare di “salvarci”.
Per farlo tenterà di ripetere dei comportamenti che ha associato a momenti di relax e divertimento, che lui identifica come una soluzione ovvia per scaricare lo stress: può, per esempio, cercare di giocare, di saltare o di farsi rincorrere.
Lo stesso vale per situazioni di depressione, ansia e dolore. In questi casi il cane può cercare di aiutarci accoccolandosi, leccandoci e facendosi accarezzare: un modo tenero (e spesso efficace) per ricordarci che non siamo soli.
Prima regola per convivere con un cane: dare delle regole. Il cane è un animale domestico e come tale ha bisogno di essere educato sin da cucciolo. Adottare un cane di pochi mesi significa “tollerare” alcune problematiche che soltanto con grande pazienza possono essere superate. Per esempio, come abituare il cane a dormire nella cuccia?
Abituare un cucciolo a dormire nella sua cuccia è importantissimo. Non solo per l’igiene, ma anche dal punto di vista dell’educazione: il padrone, che per il cane è il capobranco sta in alto, sul letto, mentre lui nella sua cuccia. È anche questione di convivenza, ognuno con i propri spazi, sia cane sia padrone.
Che sia cucciolo o un cane adulto, abituare il cane a dormire nella cuccia richiede tempo e qualche trucchetto. Il rinforzo positivo è sempre la soluzione giusta. Il cane deve imparare a considerare la sua cuccia come una “scelta positiva” che verrà premiata dal padrone.
Quindi armati di biscotti, il primo passo è scegliere una frase o una parola per esempio “cuccia” o “vai a cuccia” da associare poi al gesto di indicare la cuccia, appunto, o avvicinarsi alla cuccia in modo da farsi seguire. Una volta che il cane sarà salito sopra, premiarlo con il biscotto. Lui assocerà il suo stare nella cuccia al comando e quindi al biscotto.
Le prime volte sarà necessario ripetere più volte questo esercizio, avvicinandosi alla cuccia e premiando il cane con crocchette e biscotti. Piano piano, andranno eliminati i premi per passare alle sole coccole, che fungeranno da rinforzo positivo.
Il trucco è non farsi impietosire dai lamenti del cucciolo o dagli sguardi languidi del cane adulto che preferirebbe saltare sul letto. Quindi anche il “capobranco” dovrà ricordare i motivi per cui è meglio abituare il cane a dormire nella cuccia: salvaguardare i propri spazi, evitare che il cane utilizzi il letto come meglio crede (portando cibo, giochi sopra il letto) e ricordare che nonostante sia un cane ben curato e pulito, il letto va difeso da batteri e cattivi odori.
Il personale di Zoo Service, nei vari punti vendita, è sempre a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti per l'acquisto dei prodotti adeguati alle singole esigenze di ogni animale.
Le cause della cute irritata del cane possono essere di varia da natura: cattiva alimentazione, sensibilità ad alcuni prodotti, allergie, presenza di parassiti, infezioni o dermatiti.
Il primo consiglio è di non trascurare i sintomi e i primi fastidi. Una infezione o una dermatite curata in tempo può evitare al cane molti problemi e lunghi trattamenti.
La dermatite è una delle malattie che più spesso colpiscono la cute dei cani. Può dipendere da diversi fattori e il sintomo più comune è il classico prurito, oltre a segni come lesioni o chiazze che questo tipo di patologia può provocare se non trattata.
Tra i vari tipi di dermatite, il veterinario riconoscerà se si tratta di quella acuta, allergica, atopica. Una volta individuati i sintomi, le cause e definita la tipologia di dermatite, potrebbe essere necessario far assumere al cane antibiotici, antinfiammatori o antistaminici.
Ma nei casi meno gravi basterà effettuare al cane un particolare lavaggio per lenire il prurito e i le fastidiose lesioni provocate dal continuo grattarsi. A questo proposito, un ottimo prodotto è ICF Leniderm Shampoo, studiato per il lavaggio sia di animali sani sia di quelli soggetti ad arrossamenti causati da dermatiti pruriginose.
In particolare, lo shampoo è composto da elementi come l’avena che hanno un effetto lenitivo, e altri elementi che hanno un effetto ammorbidente e idratante come l’olio di cartamo, la lanolina e la betaina.
Il personale di Zoo Service, nei vari punti vendita, è sempre a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti per l'acquisto dei prodotti adeguati alle singole esigenze di ogni animale.
Viaggiare con il cane sui mezzi pubblici si può. Ma per farlo è bene conoscere tutte le corrette norme di comportamento da mettere in pratica.
Ogni mezzo ha le sue caratteristiche: ci sono molte differenze tra un viaggio in nave e un viaggio in aereo e le regole riguardanti treni e autobus cambiano in base al Paese in cui si ci trova.
In Italia, per esempio, il cane può salire sugli autobus se è di taglia medio-piccola, perché può essere facilmente preso in braccio. Se invece si tratta di un cane di taglia grande il conducente può rifiutare la salita a bordo per evitare che dia fastidio agli altri viaggiatori.
Se si vuole viaggiare con il cane in treno o in metropolitana la taglia non conta, ma sui regionali e sulle metropolitane il cane non può salire negli orari di punta, mentre sui treni nazionali esistono cuccette apposite.
In generale, è necessario che ci sia un solo amico a quattro zampe per persona, sempre con museruola e guinzaglio o trasportino. Ricordati anche che su questi mezzi di trasporto i cani pagano il biglietto, seppur ridotto.
Se si vuole viaggiare con il cane in nave, per quanto riguarda i traghetti non ci sono grossi problemi: pagando un biglietto ridotto dovrai si dovranno rispettare le normative igieniche e accettare il fatto che se Fido è di taglia grande non potrà condividere con la cabina, ma dovrà stare in un'apposita zona della nave.
Mentre per accedere accedere alle aree comuni, il cane dovrà essere tenuto al guinzaglio e con la museruola. Per quanto riguarda le crociere, invece, in generale non accettano cani, per questo è importante leggere prima le condizioni riguardo i quattro zampe.
Infine, per viaggiare in aereo, il cane deve avere il suo libretto sanitario e per essere imbarcato deve essere posizionato in un apposito trasportino. I cani di taglia grande generalmente viaggiano in stiva, mentre quelli di taglia piccola possono essere accettati in cabina, a patto che non ce ne siano più di tre sullo stesso volo.
Il cane è il compagno più fedele e, come ogni buon amico che si rispetti, merita un posto accanto al suo padrone sull’aereo che lo porterà in vacanza. Ma quali sono le regole da seguire per volare verso mete lontane insieme al proprio socio a quattro zampe?
Molte sono le compagnie aeree che permettono di portare con sé il proprio cane, e ognuna ha le sue norme. Solitamente sono ammessi in cabina i cani fino a 6, 8 o 10 kg, a seconda appunto della compagnia prescelta. Volare con cani di taglia mini è più semplice, poiché possono viaggiare in cabina insieme al padrone. Il trasportino in cui l’animale andrà alloggiato va collocato sotto al proprio sedile oppure sotto a quello del passeggero davanti; può essere morbido o semirigido, avere il fondo impermeabile ed essere rivestito con una fodera assorbente. Il peso massimo consentito comprende anche quello del trasportino e dell’eventuale cibo in esso contenuto. Purtroppo, però, non è possibile aprire il trasportino durante il volo.
Più stressante è il trasporto per i cani di taglia media e grande, poiché questi dovranno viaggiare in stiva, insieme agli altri bagagli. Per questo motivo è importante scegliere un trasportino dalle dimensioni adeguate, che non sia tanto piccolo da non consentire all’animale di potersi muovere agevolmente, e nemmeno tanto grande da farlo urtare contro le pareti e il soffitto del kennel in caso di turbolenze. È bene anche farsi assicurare dal personale di volo che la stiva sia climatizzata e pressurizzata. Prima di partire è opportuno fare in modo che il proprio amico a quattro zampe si abitui a stare nel trasportino e ci si senta a proprio agio. Si può anche provare a spruzzarci dentro uno spray ai feromoni, sostanze naturali che agiscono da calmanti. I trasportini che non rispettano le misure adeguate non saranno accettati.
Alcune compagnie aeree non consentono il trasporto di cani sedati o appartenenti a razze considerate pericolose. Inoltre, i cuccioli più piccoli di 3 mesi, che non hanno ancora fatto il vaccino anti-rabbia, non possono volare in Europa.
Oltre a queste norme di massima, comunque, è bene ricordare che ogni compagnia aerea ha un proprio specifico regolamento sul trasporto degli animali, che si consiglia di leggere attentamente prima di mettersi in viaggio.
Estremamente ricettivi e dotati di un udito sopraffino, molto più sviluppato rispetto a quello umano, i cani sono in grado di percepire prima dei loro padroni determinati tipi di rumori, che interpretano subito come segnali di un pericolo da cui proteggersi.
Per esempio, essi riescono ad avvertire in anticipo la riduzione della pressione atmosferica che di solito preannuncia il temporale. In base al proprio particolare temperamento, comunque, i cani reagiscono diversamente all'avvicinarsi di un temporale. Alcuni, infatti, appaiono semplicemente più nervosi e irrequieti del solito, mentre altri mostrano un respiro più affannato, corrono alla ricerca di un riparo e vanno a rifugiarsi tra le gambe del proprio padrone; altri ancora addirittura scappano dal posto in cui si trovano in preda a vere e proprie crisi di panico, con concreti pericoli per la loro incolumità. In generale, la maggior parte dei cani ha paure del temporale.
Come fare, quindi, a rassicurare il proprio amico a quattro zampe nel corso di un temporale?
Innanzitutto, occorre trasmettere al cane serenità, facendogli comprendere che i suoni che avverte non costituiscono alcun pericolo. Per far sì che il messaggio gli arrivi chiaro bisogna quindi mantenere un comportamento normale e tranquillo, ed evitare sia di rimproverarlo sia di coccolarlo eccessivamente.
Molto utile può anche rivelarsi la tecnica di distrarlo stimolandolo a giocare oppure dandogli qualcosa da mangiare – un osso, un biscotto oppure un croccantino – in quanto la masticazione riduce considerevolmente i livelli di stress. Un altro consiglio è quello di tranquillizzarlo avvolgendolo in una copertina, chiudere le finestre e accendere la radio o la televisione per coprire il rumore dei tuoni. Inoltre, un espediente che potrebbe funzionare bene consiste nell'abituare il cane al temporale facendogli ascoltare fin da cucciolo delle registrazioni che ne riproducono il frastuono tipico, accompagnando l’ascolto con giochi a premi, in modo che il cane associ il rumore dei tuoni a qualcosa di positivo.
Durante le vacanze o semplicemente per un weekend fuori porta può capitare di affrontare un viaggio in auto con il nostro inseparabile amico a quattro zampe.
Prima di affrontare lunghi spostamenti in auto è indispensabile abituare il cane al viaggio in auto, iniziando con piccoli spostamenti, per osservare le sue reazioni ed il suo comportamento.
Dal punto di vista del codice della strada, è possibile trasportare in auto un solo cane di qualsiasi taglia con la ovvia accortezza di non arrecare disturbo o pericolo al conducente. Attenzione a non lasciare libero il cane in auto. Potrebbe, infatti, saltare in avanti, infastidendo il guidatore. Meglio utilizzare un kennel rigido. Prima di far affrontare un lungo viaggio al proprio cane in un trasportino, è bene faro abituare gradualmente.
Se questo tipo di soluzione non piace proprio al vostro cane, potreste optare per assicurarlo al sedile posteriore con un’apposita cintura di sicurezza oppure ospitarlo libero nel bagagliaio ma separato da una rete divisoria adatta.
Per evitare che il cane possa vivere il viaggio in auto come una situazione di forte stress è necessario dedicargli le giuste attenzioni. Anche il cane, infatti, può soffrire di mal d’auto. Per prevenire la cinetosi meglio far viaggiare il cane a stomaco quasi vuoto, facendolo mangiare un poco circa tre ore prima del viaggio.
Attenzione anche alla temperatura in auto. È bene mantenere fresco l’abitacolo, tenendo i finestrini leggermente aperti e non esagerando con l’aria condizionata.
Circa ogni due ore bisognerebbe fare una sosta per far scorrazzare qualche minuto il vostro cane, per dissetarlo e per fargli fare i propri bisogni. Meglio evitare il cibo, a meno che il viaggio non sia molto lungo. In questo caso meglio preferire cibo secco.
Per mantenere tranquillo il vostro animale a quattro zampe può essere utile portare in auto un gioco e la sua coperta ricreando così un ambiente familiare.
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